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Cristina Pistoletto, artista. Si dedica allo studio del canto unitamente ad esperienze di formazione teatrale e di espressione multimediale, e, seguendo la preparazione del repertorio classico, approda parallelamente ad una concezione espressiva personale in cui unisce a un uso della voce di impostazione classica una più ampia gamma di linguaggi vocali sperimentali, nella ricerca di uno stretto rapporto tra uso della voce e necessità drammatica del gesto. Realizza concerti e performance sia da sola che in collaborazione con musicisti, compositori e altri artisti, in diverse situazioni e ambiti nazionali e internazionali. Negli ultimi 6 anni alla sua attività di performer si è affiancata quella dell’organizzazione di eventi, conferenze e laboratori sul tema della responsabilità, come elemento cruciale di senso legato al bisogno di trasformazione socio-culturale, “trasformazione” di cui l’arte dovrebbe per sua natura essere portatrice. Ha indagato con eventi cittadini la relazione tra responsabilità e cibo, soprattutto partendo dal tessuto urbano, indagando la realtà di una rigenerazione possibile anche attraverso il verde, gli orti e le arnie di città. Il suo percorso la porta a ragionare sul concetto di “arte civica” e relazionale che, attivata a 360°, porti l’artista a un ruolo di sciamano in questa civiltà contemporanea in cui poco spazio è lasciato all’ambito creativo e spirituale.
Attualmente collabora con il comune di Torino e altri partner a un progetto di rigenerazione urbana e arte nel quartiere difficile di Barriera di Milano a Torino, con il contributo del bando Civica di Compagnia di San Paolo. E segue altri progetti e residenze in Italia e all’estero.