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Tra i fondatori di cheFare, ne segue lo sviluppo dal 2012, prima come Project Manager e oggi come Direttore Scientifico, Presidente e Responsabile Ricerca e Sviluppo.
Come docente, autore e progettista si occupa di spazi urbani, economia della cultura, DIY 2.0 e manifattura distribuita, culture della rete e della collaborazione, innovazione dal basso, arte elettronica. Al cuore di tutto c’è un forte interesse per l’intersezione tra cultura, tecnologia e società, e la convinzione che ci sia il bisogno di nuove forme di azione sociale e politica.
Dal 2003 insegna in corsi graduate, master e dottorati materie che vanno dalla metodologia della ricerca alla sociologia della cultura, passando per la sociologia urbana e le nuove tecnologie per la ricerca sociale.
È stato ricercatore post-doc all’Università di Milano nei progetti EU EDUFASHION e Openwear. È PhD in Urban European Studies all’Università di Miano-Bicocca, dove si è occupato delle relazioni tra città, economia della creatività e processi d’innovazione sociale. Nel 2001 è stato membro fondatore del collettivo sperimentale di arte elettronica otolab, con il quale ha insegnato per anni Performance Audiovisiva alla NABA di Milano e in vari altri luoghi. Scrive spesso, dove capita: IL, La Domenica – Il Sole 24 Ore, Nòva, Artribune, Doppiozero, Digicult, Gli Stati Generali. E’ membro del Consiglio Culturale della Casa della Cultura di Milano e del Consulting Board di The Tomorrow.